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20100331

NIOBE - VOODOOLUBA (2004)


Ieri sera sono stato al concerto di Niobe all'Init. Una roba pazzesca, il fatto che a guardarla/ascoltarla ci fossero non più di 30 persone (baristi e buttafuori inclusi) alla fine a giocato a tutto vantaggio dello spettacolo. Essendo dunque stupito di quanto Roma abbia risposto male, disertando il concerto, mi sembra più che giusto far sì che tutti voi apprezziate Yvonne Cornelius, in arte Niobe, tedesca di nascita ma musicalmente cosmopolita. Cantante da paura e compositrice sopraffina. L'elettronica è un tappeto su cui stende melodie oscure (a tratti residentsiane) o, quando ne ha voglia, intreccia percussioni caraibico-mitteleuropee con linee vocali che ricordano certe cantanti degli anni 20-30. Non capisco perchè David Lynch non abbia ancora usato un pezzo di Niobe come colonna sonora per un suo film.

Good ol owl



1Voodooluba TV Show4:24
2Tengo Yoruba2:10
3Zur Wilden Flotte4:06
4Jaguaruna2:18
5Password2:14
6Like A Dog5:43
7Good Old Owl 1:42
8Maracas And Vocales1:22
9Hawaii`s Garden2:52
10Time Too Slow2:18
11Ghoast's Wharf Quartet3:49
12Idly Lovely1:52
13Surprise3:35


RAEIN/LHASA/DAÏTRO - THE HARSH WORDS AS THE SUN (2004)


Three way split tra Raein, Daïtro e Lhasa. Due gruppi già li abbiamo incontrati su queste spiagge, l'altro lasciamo perdere. Screamo nudo e crudo, fatto come Cristo comanda e registrato pure bene. Quando i Raein erano più disperati e passionali, e anche quando lo erano i Daïtro. Siamo a metà degli anni '00 e in questo periodo bisognava suonare così. Per lo meno in tal modo era in Europa. Poi i gruppi del tempo andando avanti o si scioglievano o si pacavano (vedi proprio Raein e Daïtro). Questo invece no. Suona precisamente come doveva suonare. Cioè una ficata. In più le lingue, italiano per i Raein e francese per i Daïtro, come penso abbia ribadito infinite volte, si prestano al genere in modo eccezionale. Per quanto riguarda i Lhasa dico lasciamo perdere perché fanno abastanza cagare. Tipo hanno 3 pezzi infiniti che musicalmente ci possono pure stare, ma la voce non lo so.. E' un aborto. Più che screamo dovrebbe essere growlo. C'è sto tipo che mugugna e sbrocca in modo cavernicolo. La maggior parte dei testi è "iaaaa iooooo ooooohh ieeeee". E quando accenna a una sorta di melodico stona. Poi tanto la voce è carina, no? Allora mettiamola bella alta rispetto al resto, in modo che si sente bene. Boh. Che vi dico? Magari tra qualche mese ci vado in fissa, ma adesso i Lhasa (che non so di dove sono/quanti sono/che hanno fatto di bello) mi hanno fatto proprio un effettaccio. Sta a voi giudicare. Però ribadisco, le altre due parti dello split spaccano.

Ps. Non ho messo il link per comprarlo perché non si trova..

01. Raein - Part I
02. Raein - Part II
03. Lhasa - Mother earth father sky
04. Lhasa - Fallen grace
05. Lhasa - Bogged horizon
06. Daïtro - À chaque fois
07. Daïtro - Un bateau ivre
08. Daïtro - Au bout de mes levres

;) (via http://violenceproject.blogspot.com/)

20100329

THE (INTERNATIONAL) NOISE CONSPIRACY - SURVIVAL SICKNESS (2000)



Mie care cabine elettorali, il peso della democrazia incombe con ciclicità cosmica sulle nostre esistenze. I numeri si sprecano, le vittorie si moltiplicano con ritmo geometrico, i vittoriosi si decuplicano, elevandosi alla potenza della potenza. La politica italiana è un aborto, questa è una doverosa premessa. E temo che di questo passo non ne basterebbero 500 di elezioni per cambiare i costumi generali del nostro Paese. Allora noi, che siamo dei monarchi illuminati da appartamento, vi consigliamo di deporre nell'urna elettorale un disco degli T(I)NC. Nella fattispecie, il loro secondo album "Survival Sickness". Una guida power-garage per disinnescare il pensiero unico e infuocare le vostre menti anarcoidi con una picconata pesante come il Das Kapital di zio Carlo. Il loro programma di governo è semplice: roccheggiare. Il loro curriculum di tutto rispetto: ex Refused. Musica e filosofia. Un collettivo di ribelli del suono che ebbi, all'epoca del disco, il culo di vedere dal vivo (assieme ai Man or Astroman?).
 Era solo un modo per pavoneggiarmi e per ribadirvi che...
 Io voto The (International) Noise Conspiracy.

Smash it up
  1. "I Wanna Know About U"
  2. "The Subversive Sound"
  3. "Smash It Up"
  4. "(I've Got) Survival Sickness"
  5. "The Reproduction of Death"
  6. "Impostor Costume"
  7. "Only Lovers Left Alive"
  8. "Do I Have to Spell It Out?"
  9. "Will It Ever Be Quiet?"
  10. "Enslavement Blues"
  11. "Sleeping Pills"
  12. "Ready Steady Go!"

20100328

SURFER BLOOD - "ASTRO COAST" (2010)


Oggi è con fare sbrigativo, data l'ora tarda in cui mi appresto a scrivere queste parole, che vi presento i Surfer Blood. Cocchi di papà Pitchfork durante la parte finale dell'anno (con conseguente pregiudizio da parte mia e hype a palla da parte del mondo), questi Ciovani provenienti dalla solare Florida non fanno altro che ricordarci le loro origini balneari, con un disco sostanzialmente surf-rock, indie nella confezione, psichedelico nella carta decorativa, incartato da Rivers Cuomo. Leggero.

Tracklist:

01. Floating Vibes
02. Swim
03. Take It Easy
04. Harmonix
05. Neighbor Riffs
06. Twin Peaks
07. Fast Jabroni
08. Slow Jabroni
09. Anchorage
10. Catholic Pagans

20100325

THE BRONZED CHORUS - "I'M THE SPRING" (2009)

Sono felicissimo di presentare uno di quei gruppi che mi fanno pensare "cazzo, quanto è fica la musica". Scovati sul (completo e straconsigliato) blog Spreading Neurotoxins, i The Bronzed Chorus spaccano il culo. Per bene però, a colpi secchi e decisi, dritto sul coccige, senza via di scampo. Trattasi di un duo (a sentire il disco vi sembrerà assurdo - pare che ultimamente si siano allargati a tre componenti) proveniente dal North Carolina, dedito al math-rock più post ed emozionale che ci sia. Ora, fate la somma: math + post + arpeggetti strappalacrime = epic win. Hanno tutto ciò che serve a confezionare un album clamoroso come "I'm The Spring" è: la tecnica (ineccepibile), l'originalità (indiscutibile), la capacità di giocare con i suoni e di renderli belli da ascoltare. Se dotassero di un layout decente la loro pagina myspace, poi, sarebbe tutto perfetto.
Insomma, sentiteveli e gioite: il 10 e lode è praticamente automatico.



Tracklist:
  1. Underpass Sunrise
  2. For The City Lights
  3. Andy You Goonie
  4. Tiny Oxen
  5. Hiding In The Woods
  6. Arches
  7. 16Fifty Undred
  8. T.D.W.D. Georgia
;-) via http://spreadingneurotoxins.blogspot.com

20100324

THE DILLINGER ESCAPE PLAN - "OPTION PARALYSIS" (2010)

È uscito ieri. Sto ascoltando in questo momento. BOMBA.

No, dico... BOMBA.



Tracklist:
  1. Farewell, Mona Lisa
  2. Good Neighbor
  3. Gold Teeth On a Bum
  4. Crystal Morning
  5. Endless Endings
  6. Widower
  7. Room Full Of Eyes
  8. Chinese Whispers
  9. I Wouldn't If You Didn't
  10. Parasitic Twins
  11. Heat Deaf Melted Grill
;-) via http://apeswithguns.blogspot.com

20100323

SERVOTRON - ENTERTAINMENT PROGRAM FOR HUMANS (1998)


Nel nutrito panorama dello sci-fi rock, a fianco dei pardi DEVO e dei pionieri Man or Astroman? un posto di riguardo va tenuto per i Servotron. Che dei MoA? sono una costola, data la presenza del batterista Z4-OBX (aka Birdstuff) e del chitarrista 00zX1 (aka Dexter x). Non ci troviamo davanti ad una band in carne ed ossa, bensì ad un collettivo di robot che hanno scelto la musica per diffondere il loro messaggio politico:le macchine devono ribellarsi dal giogo umano e sottomettere i terrestri in una nuova era di tirannia cibernetica. I Servotron hanno registrato due album (questo è il secondo) e numerosi EP, ma si sono sciolti alla fine dei Novanta.




20100322

BEIRUT - "GULAG ORKESTAR" (2006)

Raccolgo il testimone di xandreax, che ci ha introdotto qualche giorno fa il bell'EP "Lon Gisland", e vi fornisco in pasto, affamato pubblico di Audio_lesi, il full-lenght che ha significato il successo vero per Zach Condon.
Zingarello come solo Goran Bregović nei miei altrimenti ben poco boemi ascolti, quest'album ha occupato (e tuttora occupa) un posto speciale nella mia classifica musicale/emotiva; va affrontato con un rispetto particolare, per la sua intensità esotica e profonda. Trattasi infatti di un gioiellino, balcanico non in stile Stazione Termini, bensì come i danzatori bulgari a piedi nudi che un nostro amico catanese ci descrisse, ben più affascinanti del desolato panorama che Via Giolitti offre.
Ogni volta che ascolto "Postcards From Italy" è un tuffo al cuore.



Tracklist:
  1. The Gulag Orkestar
  2. Prenzlauerberg
  3. Brandenburg
  4. Postcards From Italy
  5. Mount Wroclai (Idle Days)
  6. Rhineland (Heartland)
  7. Scenic World
  8. Bratislava
  9. The Bunker
  10. The Canals Of Our City
  11. After The Curtain
;-) via http://mrschucknoblet.livejournal.com

20100320

PAVEMENT - QUARANTINE THE PAST (2010)


 
There's not much to say about Pavement. Si tratta della più famosa lo-fi band degli anni 90 e per questo, e anche in vista del loro concerto al Circolo (24 maggio), non potevo esimermi dallo smarchettarvi la loro raccolta non postuma uscita di recente. Ci sono molti - ma non tutti - tra i loro pezzi fondamentali. Andrebbero comunque un po' approfonditi nei prossimi mesi: andarli a vedere senza conoscere a memoria ogni scoreggiona che hanno registrato sarebbe un peccato, ma anche a questo servono le raccolte.



01 Gold Soundz
02 Frontwards
03 Mellow Jazz Docent
04 Stereo
05 In The Mouth A Desert
06 Two States
07 Cut Your Hair
08 Shady Lane J VS S
09 Here
10 Unfair
11 Grounded
12 Summer Babe (Winter Version)
13 Range Life
14 Date With Ikea
15 Debris Slide
16 Shoot The Singer (One Sick Verse)
17 Spit On A Stranger
18 Heaven Is A Truck
19 Trigger Cut Wounded Kite At 17
20 Embassy Row
21 Box Elder
22 Unseen Power Of The Picket Fence
23 Fight This Generation
 

20100319

YNDI HALDA -"ENJOY ETERNAL BLISS"-(2007)



E si torna a parlare di post-rock.Questo gruppo stava nei consigli di lastfm bene o male dal giorno stesso in cui ho iniziato ad utilizzarlo.Al primo ascolto mesi fa li bocciai all'istante.La muscia mi sapeva troppo di risentito e di scopiazzatura dei maestri del genere.I successivi ascolti però hanno giocato a favore del quintetto inglese facendomi apprezzare la loro foga e rabbia impulsiva nello scrivere le canzoni (un esempio lampante è la fine di "Illuminate my heart,my darling!" o il bellissimo coro di "Dash & Blast").Il violino è l'arma che li rende potenti, e loro lo sanno.
Tracklist:
01. Dash and blast
02. We flood empty lakes
03. A song for starlit beaches
04. Illuminate my heart,my darlin

;-) via http://www.lateralnoise.com/2008/01/yndi-halda-enjoy-eternal-bliss.html

20100318

GLORYTELLERS-"ATONE"- (2009) -



Geoff,quindi Dio, perdonami se ho scoperto la tua musica e il tuo genio creativo a 21 anni.La mia esistenza sarebbe stata diversa se avessi apprezzato prima i tuoi insegnamenti.E dopo la bibbia secondo i Karate,la vita deve seguire i Glorytellers e farsi trascinare nelle assolate giornate di aprile dalla canzone "Blue Flag",una delle canzoni che spero segni la vita di chi inizia oggi ad ascoltare musica.Innamoratevi.
p.s. ringrazio Polaretto per avermi prestato il ciddì.

Tracklist:
01. The Lost Half Mile
02. Fours
03. Concaves
04. Blue Flag
05. Black Maria
06. Softly As She Sings
07. Hawaiian Sunshine
08. Omni Stars
09. The Coldest War

;-) via http://youngandinsane.blogspot.com/2009/11/glorytellers-atone-2009.html

AC/DC - DIRTY DEEDS DONE DIRT CHEAP (1976)



Mie care palle infuocate, siete pronte a roteare a destra e a manca? Ecco a voi il primo album degli AC/DC, che una schitarrata possa seppellirvi! Un rock anthem dopo l'altro, questo disco è uno schiacciasassi australiano che rulla su una mandria di canguri impazziti. L'inizio, con la titletrack, è folgorante, impossibile non sentirsi improvvisamente vestire i panni di Beavis & Butthead ascoltando "Big balls". E via, una dietro l'altra. Ringrazio Iddio di avermelo fatto conoscere, l'avevo ordinato a scatola chiusa perchè ancora non possedevo niente degli AC/DC e devo dire di essere ipersoddisfatto dell'acquisto.


1. Dirty Deeds Done Dirt Cheap
2. Love at First Feel
3. Big Balls
4. Rocker
5. Problem Child
6. There's Gonna Be Some Rockin'
7. Ain't No Fun (Waiting Round to Be a Millionaire)
8. Ride On
9. Squealer


20100317

COLD WAR KIDS - "ROBBERS & COWARDS"- (2006)-



Il nuovo continente non smetterà mai di stupirci.Anche da un genere sfruttato fino all'inverosimile come l'indie rock del nuovo millennio, ecco arrivare un gruppo fresco ed originale quali sono i Cold War Kids.A parte il nome molto fico, le sonorità semplici,efficaci e mezze southern-blues-jazz(?) rendono l'uomo della strada felice di ascoltare in tranquillità questi giovani artisti.
Tracklist:
1.We Used To Vacation
2.Hang Me Up To Dry
3.Tell Me In The Morning
4.Hair Down
5.Passing The Hat
6.Saint John
7.Robbers
8.Hospital Beds
9.Pregnant
10.Red Wine, Success!
11.God, Make Up Your Mind
12.Rubidoux

;-) via http://thefreemusicblog.com/free-downloadcold-war-kids_robbers-cowards/

ALTRO - "ASPETTO" (2007)

Più passa il tempo e più mi rendo conto di quanto, in realtà, l'Italia non abbia nulla da invidiare alle scene musicali straniere. Un pensiero già espresso a più riprese sulle pagine di Audio_lesi, e sempre più radicato.
Gli Altro sono una prolifica band di Pesaro, che ha già pubblicato ben cinque 7" e tre LP. Io ho ascoltato solo questo "Aspetto", ma, a giudicare dalle premesse, anche il resto deve essere all'altezza. Il genere? Roba fica, fuori dagli schemi (prevale su tutto la vena dark alla Joy Division); voce sofferta, efficace e ben poco melodica; testi immaginifici e sempre azzeccati.
Se fossi un recensore, sarebbe nove.

P.S.: il 15 maggio suonano al Circolo degli Artisti. Io vado.

Tracklist:
01. Canzone di Andrea
02. Quadro A
03. Federico
04. Ramirez
05. Smettere
06. Colpito
07. Passato
08. Barnaba
09. 31/12
10. Chiuso
11. Stefano


;-) via http://indieitalia.blogspot.com

BEIRUT - LON GISLAND (2007)


Lo dico con il cuore: evviva le zingarate! Zach Condon, (classe 1986) giovane mente del gruppo, strambo artista americano, dopo un periodo passato in Europa, conosce la musica folk balcanica e se ne innamora. Al suo ritorno registra un disco (che attendo posti RegularJohn), seguito da un ep, "Lon Gisland" appunto. E io come al solito preferisco gli ep agli lp.. Quindi ve lo posto. Un disco veramente carino, che si immerge nell'immaginario indie, ma che ripone la sua fede in quella che è diventata ormai la stazione di Saxa Rubra a Roma, cioè Zingaropoli (o Zingapore che dir si voglia). Ad ascoltarlo ci si sente un po' come immigrati su una nave che sta approdando negli USA. Cioè grigi e zozzi, ma con tanta speranza. E fidatevi che è fico! Lo dico io che odio la musica gitana con annessi strumenti (vedasi la fisarmonica, creata dal demonio).

01. Elephant gun
02. My family's role in the world revolution
03. Scenic world
04. The Long Island sound
05. Carousels

;) (via http://chamukoson.blogspot.com/)

20100312

EXCLUSIVE VIDEO: THE MOLA BROTHERS - TRIBUTE A DUPONT (2010)



Dato che noi Audio_lesi siamo al passo coi tempi, quella che proponiamo qui è un'autentica gemma dal futuro. Un pezzo di Storia collettiva che - badate bene - ci appartiene e che verrà apprezzata soltanto tra venti o trent'anni. Come minimo. Nel frattempo ci accontentiamo di proporvela così, a cazzo di cane.
Si tratta di un duo pugliese, quel losco figuro che accompagna la bella è un mio amico (non nel senso facebookiano) e ogni tanto scrive(va) su queste pagine html. E' da un po' che non si fa più vivo, nel frattempo è diventato una star di infernet, si è unito alla comunità darkettoni fuori e, oltre a dispensare consigli su come rimorchiare le donne, si dedica anche ai videoclip, reinterpretando in coppia con sua sorella i classici del passato. Il loro stile affonda le radici nella tradizione rurale pugliese (vedi macchina scassata nel cortile), ovviamente rivisitandola in chiave synth pop. Cosa si inventeranno la prossima volta?

20100311

THE DOORS - WAITING FOR THE SUN (1968)


 Terzo disco dell'arcinota band statunitense, capolavoro di melodia, ispirazione e psichedelia. Da poco ho cominciato a rivalutarli, dopo averli snobbati per tanti anni a causa dell'esuberanza di Morrison. Diciamo che questo è uno dei più fichi, insieme a Morrison Hotel. Ma è possibile scrivere una recensione dei Doors senza scrivere la parola Morrison? Alla fine, come carattere, preferisco Val Kilmer.



1. Hello, I Love You - 2:22
2. Love Street - 3:06
3. Not to Touch the Earth - 3:54
4. Summer's Almost Gone - 3:20
5. Wintertime Love - 1:52
6. The Unknown Soldier - 3:10
7. Spanish Caravan - 2:58
8. My Wild Love - 2:50
9. We Could Be So Good Together - 2:20
10. Yes, the River Knows - 2:35
11. Five to One - 4:22


20100310

KAFKA -"THE WILL"- (2004)-



Gli anni 90 anche per l'Italia hanno significato un bel periodo di punk hardcore.Fra i vari Negazione,Impact,Sottopressione,Arturo,Kina,Raw Power,Bloody Riot e vari (alcuni dei gruppi che ho detto addirittura credo sfiorino i fine anni 80...)anche i Kafka dicevano la loro.Da Genova nasceva infatti uno dei primi gruppi che oserei definire psyco italian core,ovvero un "nocciolo duro" con testi quasi sempre parlati e matti alla CCCP e basi musicali un pochino sbroccate e non facili ad un primo ascolto."E allora se sono degli anni 90 perchè ci proprini un disco del 2004?" direte voi!Rispondo dicendo che è un disco bellissimo e l'ultimo lavoro del gruppo,ovvero la maturità totale della band.Dopo di loro consiglio, per seguire il filone matto spaghetti mandolino, gruppi del calibro di The infarto scheisse o Tsunami.

Tracklist:
01. Albero
02. Cuore di Cane
03. Non Credere
04. Una Vita All'Inferno
05. Rimango Per Me
06. Andro' Avanti
07. I Piu' Deboli
08. Scivolando Via (FRAMMENTI Cover)
09. La Peste Addosso

;-) via http://radiomolotov.blogspot.com/2009/07/kafka-will-2004.html

20100307

THIRD EAR BAND - THIRD EAR BAND (1970)

 
I Third Ear Band sono un collettivo di fricchettoni londinesi che tra i 60 e i 70 ha dato vita ad un progetto musicale che fonde raga orientali, folk europeo, madrigali e altre forme sperimentali di polifonie prettamente medievali. In quest'album omonimo, che però non è l'esordio, i THB lavorano sui 4 elementi primitivi, dando vita ad un vortice musicale di proporzioni bibliche. Più che un disco, una tavola periodica lisergica.

AIR!
EARTH!
FIRE!
WATER!

;-) 

20100306

THE GET UP KIDS - SOMETHING TO WRITE HOME ABOUT (1999)


Augurandovi/mi/ci buon compleanno ri-posto un disco comparso agli albori di Audiolesi e poi caduto vittima (credo sia stato il primo su questo blog) del copyright. Ma dato che noi siamo i ribelli del TCP/IP ve lo ripropongo. Fight the powa!

P.s. Le mie opinioni a riguardo non le metto ci sarebbe troppo da scrivere e non ne ho tempo/voglia, vi dico solo che i TGUK sono il motivo per cui avrei voluto avere 18 anni dieci anni prima.(almeno fino a quando non li ho visti...)

Tracklist:

  1. Holiday - 3:29
  2. Action & Action - 4:05
  3. Valentine - 4:19
  4. Red Letter Day - 2:56
  5. Out of Reach - 3:46
  6. Ten Minutes - 3:12
  7. The Company Dime - 4:06
  8. My Apology - 3:24
  9. I'm a Loner Dottie, a Rebel... - 3:08
  10. Long Goodnight - 4:49
  11. Close to Home - 3:50
  12. I'll Catch You - 4:22

1 YEAR OF AUDIO_LESI = 20 YEARS OF DISCHORD


Mie care candeline di cera, siamo lieti di festeggiare con voi il primo anno di attività bloggereccia. Ci teniamo a farvi sapere che il successo non ci ha cambiati e che continueremo, finchè peste non ci colga, a lavorare sodo per tutti quelli di voi che ci hanno regalato un posticino nel loro RSS reader. Ecco perchè - con l'umiltà che ci contraddistingue - vi propiniamo un album altamente celebrativo, che oggi ci sta tutto. Trattasi del cofanetto Dischord uscito nel 2002 con dentro il più importante pezzo di storia americana dopo il ciuffo di barba di Abramo Lincoln custodito in una teca del famoso mausoleo a lui dedicato. Ad ogni modo, grazie a tutti e continuate a roccheggiare!

Questa ve la dedico



Disc: 1
Get Up and Go - Teen Idles 2. Nic Fit - The Untouchables 3. Public Defender - State of Alert 4. Screaming at a Wall - Minor Threat 5. Dehumanized - Void 6. Barbed Wire - Youth Brigade 7. Rock 'n' Roll Bullshit - Government Issue 8. Fight/American Justice - Scream 9. Live for Now - Iron Cross 10. Pressure's On - Red C 11. Stolen Youth - Deadline 12. Suburban Wasteland - Artificial Peace 13. Subject to Change - Faith 14. Sorry/Change for the Same - Skewbald 15. Missing Rungs - Marginal Man 16. Oscar's Eye - Gray Matter 17. Drink Deep - Rites of Spring 18. Just Things - Beefeater 19. Snake Rap - The Snakes 20. Circles - Dag Nasty 21. Money - Embrace 22. Punch the Geek - Soulside 23. We All Fall Down - Egg Hunt 24. This Time - One Last Wish 25. Cake - Fire Party 26. Rebuilding - Ignition 27. Domino Days - Three 28. Red House - Shudder to Think 29. Twist and Shout - Happy Go Licky 
 
Disc: 2
1. Blueprint - Fugazi 2. Friend to Friend in Endtime - Lungfish 3. Destructor ( Fidelity Jones 4. Spectra Sonic Sound - The Nation of Ulysses 5. Perfect Sleeper - Holy Rollers 6. Motorist - Jawbox 7. People are Wrong - Severin 8. Summer - The High-Back Chairs 9. I'll Take You Down - Autoclave 10. Pop Man - Circus Lupus 11. Mr. Weekend - Branch Manager 12. What Kind of Monster Are You? - Slant 6 13. Cable - Hoover 14. Goodbye, Dr. Fate - Trusty 15. A Good Day - Smart Went Crazy 16. Ruin Piss Alley - The Crownhate 17. Poked it With a Stick - The Warmers 18. They Live By Night - The Make-Up 19. Castanet - Bluetip 20. Cut Self Not - Faraquet 21. Hooray for Humans - Q and Not U
 
Disc: 3
1. Get Up and Go - Teen Idles 2. Deadhead - Teen Idles 3. Stepping Stone - Untouchables 4. Draw Blank - State Of Alert 5. Straight Edge (live) - Minor Threat 6. Understand - Minor Threat 7. Snubbing - Government Issue 8. Asshole (with Ian) - Government Issue 9. Asshole Dub - Minor Threat 10. I Object - Youth Brigade 11. Rozzlyn Rangers - Rozzlyn Rangers 12. Black, Jewish and Poor - Void 13. Authority (take 1 and 2) - Void 14. Search for Employment - Scream 15. No Revolution - Deadline 16. No Choice - Faith 17. Manipulator - Marginal Man 18. All Ages Show - Dag Nasty 19. The Word - Fugazi 20. Burning (live) - Fugazi 21. Drop Dead Don't Blink - Shudder to Think 22. We Are The One - Circus Lupus 23. Are You Human? - Slant 6 24. Interview - Interview
 


TRAPPED UNDER ICE - SECRETS OF THE WORLD (2009)


Dato che oggi è il primo compleanno di Audio_lesi (e io non lo sapevo), come gli altri vedo stanno facendo, anche io voglio fargli un regalo a me caro. Per meglio dire, a me caro in queste ultime due settimane. Al solito parlo di hardcore. E continuo sul filone brutto (vedasi Bitter End). Mi sono totalmente innamorato di questo disco in queste settimane passate. Parlo di hardcore, quindi la pappa è quella, però i Trapped Under Ice si discostano dal panorama new-school prendendo quelle influenze thrash anni 90 brutte. Brutte perché parlo del thrash influenzato dai 90 appunto, quindi dal nu-metal. Niente bay area 80s thrash. Piuttosto un revival di quella roba che i gruppi hardcore nell'ultima decade del 1900 si erano messi a fare, appunto influenzati dal "nu-thrash". Pensate agli Anthrax quando collaborarono con i Public Enemy e dategli un'attitudine hardcore un po' più moderna, marcia e incazzata. Evviva la musica brutta!

Ps. Non che se si fa questa roba bisogna essere per forza seri e imbruttiti.. Ecco cosa succede ai loro concerti:


01. See God
02. Believe
03. American dreams
04. TUI
05. Gemini
06. Too true
07. The vortex
08. Eye hand
09. From birth
10. Titus
11. Against the wall
12. World I hate

;) (via http://openheartsopenmindsandopenarms.blogspot.com/)

KARATE - "THE BED IS IN THE OCEAN" (1998)

Voglio anch'io festeggiare degnamente l'anniversario dai primi vagiti di Audio_lesi con un disco che mi è arrivato a casa ieri, purtroppo con la custodia sfondata sul davanti, che provvederò a sostituire tra le imprecazioni.
Dei Karate ci parlò tempo fa master G.: trattasi di band bostoniana (quanto è fica Boston) capitanata da Geoff Farina, purtroppo scioltasi nel 2005 per problemi all'udito di quest'ultimo. C'è chi li definisce indie-rock, jazz-rock, indie-jazz, addirittura post-rock... dal canto mio, posso solo dirvi che questo "The Bed Is In The Ocean", il mio-loro disco preferito, è una grandissima ficata. Un piccolo capolavoro malinconico, a tratti struggente, sempre intenso ed originale. Insomma, un album da avere, a patto che ve lo recapitino a casa intatto...

Tracklist:
  1. There Are Ghosts
  2. The Same Stars
  3. Diazapam
  4. The Last Wars
  5. Bass Sounds
  6. Up Nights
  7. Fatal Strategies
  8. Outside Is The Drama
  9. Not To Call The Police
;-) via http://cementingtheseams.blogspot.com

20100305

MINA CELENTANO -"MINA CELENTANO"-(1998)-



TANTI AUGURI AUDIOLESI!Non posso che scandire il rintocco della mezzanotte di questo sei marzo duemiladieci con una trashata.La tigre di Cremona e il molleggiato come non li avete mai visti.In veste di paperi a cantarsela e suonarsela.Canzoni suonate da grandi musicisti (e questo è vero ovviamente) trattanti di amore,sceneggiate napoletane e poiltica (politica?sì perchè "Dolly" parla della prima pecora clonata).Il disco uscì in varie versioni (normale,speciale,natalizia,addirittura una con contenuti per pc,il futuro proprio!), e una stava anche a casa mia.Purtroppo l'ho venduta per comprarmici altra roba,ma potessi tornare indietro nel tempo conserverei con gioia quella pietra miliare della musica italiana,sono un forsennato!!
EVVIVA IL PRIMO ANNO DI AUDIOLESI!
Tracklist:
1 Acqua e sale
2 Brivido felino
3 Io non volevo
4 Specchi riflessi
5 Dolce fuoco dell'amore
6 Che t'aggia di
7 Io ho te
8 Dolly
9 Sempre sempre sempre
10 Messaggio d'amore



;-) via http://mondo-musicale.blogspot.com/2007/11/mina-adriano-celentano-mina-celentano.html

20100304

JOY WANTS ETERNITY - "YOU WHO PRETEND TO SLEEP" (2007)

Niente di nuovo, per carità. I Joy Wants Eternity, band proveniente da Seattle, Washington, non apportano nulla di particolarmente originale al glorioso filone del post-rock, che qui su Audio_lesi ha goduto di notevole considerazione. Tutto perfettamente all'interno dei canoni, tutto dove ci si aspetta: aperture spaziali, chitarre effettate a go-go, atmosfere celestiali come si conviene.
Fino a questa sera avevo dato a "You Who Pretend To Sleep" lo spazio che credevo meritasse: poco. Non so però per quale motivo, nel preciso momento in cui scrivo, mi pare di stare ad ascoltare un grande, grandissimo disco. Non indagherò sulle arcane ragioni che, ora, gettano una luce così nuova ed affascinante su questo lavoro. Domani tornerò a considerare i Joy Wants Eternity un gruppo di secondo piano, mere comparse nel post-panorama d'oltreoceano. Adesso, quello che sento mi pare bellissimo.
Voi che ne pensate?

Tracklist:
  1. Existences Rust
  2. Above The Clouds Lies Eternal Sun
  3. From Embrace To Embrace
  4. Death Is a Door That Opens
  5. What Lies Beyond
  6. Yet Onward We Marched
  7. Uriel
  8. You Are The Vertical, You Are The Horizon
;-) via http://darkprincess2010.blogspot.com

20100303

OPETH - BLACKWATER PARK (2003)


Maledetto Blogger o chicchéssia! Mi hanno cancellato il post sugli Opeth. Menomale che c'è Audiolessie come magazzino! Quindi ho copiato ed incollato il vecchio post. Logicamente ho tolto il link per il download perché non mi va che mi ricacano il cazzo.

Magnifico. Basterebbe dire solo questo. "Blackwater Park" (quinto album di dieci) degli Opeth è un tripudio di aggressività e melodia oscura che ti porta giù e sempre più giù nell'acqua zozza nera. Ogni volta che lo sento mi viene un brividino. Svezia. Stavolta quella vera, niente indie-rock/indie-pop. Ma non quella incazzata e basta. Ci troviamo davanti a un sacco di bella musica tutta insieme. Death metal e growl cavernicolo lasciano ampissimo spazio al prog-rock soavemente melodico (che ancora non mi spiego come Mikael Åkerfeldt, cantante/chitarrista, riesca a passare da un growl tanto profondo a una voce d'angelo pulitissima), e chitarre acustiche blueseggiano per tutta la durata del disco, a braccetto con sfumature folk e un non so che di medio-orientaleggiante. Chitarre fredde freddissime nei riff e calde negli arpeggi, che ti sembra di stare davanti al fuoco di un camino con fuori la bufera di neve: un apri-chiudi continuo della finestra. Ripeto, magnifico.

01. The leper affinity
02. Bleak
03. Harvest
04. The drapery falls
05. Drige for november
06. The funeral portrait
07. Patterns in the ivy
08. Blackwater park

Cercatevelo su CaptainCrawl

BAD BRAINS - BAD BRAINS (1982)


Erano gli inizi degli anni 80 e la musica che faceva parlare nell'underground era l'hardcore. Anni del pieno sviluppo del genere, anni che hanno dato luce alle migliori band, anni in cui c'erano degli ideali di cui parlare. E i Bad Brains sono uno dei gruppi base del genere. Veloci e incazzati come tanti a quel tempo, ma con qualcosa in più. La tecnica. La bravura dei componenti del gruppo faceva arrossire i giovani Black Flag e Minor Threat. Il gruppo era nato come band fusion-jazz, ma presto si infatuò del punk-rock, e decise di portare un cambiamento. Batteria velocissima e assoli a gogo divennero la loro peculiarità. C'è però un'altra caratteristica fondamentale della loro musica, cioè la fede in Jah e l'amore per il reggae (ho detto che sono tutti afroamericani rastoni?). Quindi il disco non è solo composto da scheggie hardcore, ma anche da bei pezzoni in pieno stile one love my brotha rastafari Jah live. Si potrebbe quasi parlare di crossover (nel senso letterale del termine). Poi vabbè, come tutti i gruppi hardcore del tempo, hanno finito per cambiare genere e poi sciogliersi (solo per riunirsi qualche anno fa, facendo uscire un disco (brutto) prodotto da Adam Yauch (sì, proprio lui)).
Insomma una pietra miliare della musica. Basti guardare quanta bella gente è stata influenzata dai quattro omofobici (dice che hanno cambiato genere a un certo punto della loro carriera (penso si siano dati al proprio reggae) perché avevano visto che nell'hardcore stavano prendendo piede troppi gruppi con componenti gay.. E continuarono con commenti pesanti riguardanti gli omosessuali per molti anni.. Pare che solo ora (anche perché ormai vecchietti) si siano distanziati dalle loro precedenti vedute).

01. Sailin' on
02. Don't need it
03. Attitude
04. The regulator
05. Banned in D.C.
06. Jah calling
07. Supertouch/Shitfit
08. Leaving Babylon
09. Fearless vampire killers
10. I
11. Big take over
12. Pay to cum
13. Right brigade
14. I luv I Jah
15. Intro

;) (via http://punkoteca.blogspot.com/)

20100302

RESTLESS WRESTLERS -"DEMOLITION"-(2010)-



Il gusto del "fatto male ad opera d'arte".Questo mi viene in mente ascoltando ma specialmente vedendo suonare i Restless Wrestlers, ovvero l'unico collettivo Dadaista rimasto in vita nel mondo.I loro live sono qualcosa di essenziale per capire al meglio la vita.Man Ray e Duchamp resterebbero esterrefatti e griderebbero con gioia "questa non è arte!", fieri dell'operato della band.Canzoni corte,matte e dense di significato. "Do the Giulio" tratta dell'impassibilità di Andreotti difronte alla domanda sul futuro dei nostri figli, "Pizzetti infernali" invece va contro chi misura la propria cattiveria a lunghezza di pizzetto.Tante altre canzoni non presenti in questo minicd affrontano argomenti scottanti come ad esemprio "Sicuramente la merda", ma una fra tutte citerei "Breakdancing lumberjack", storia di un boscaiolo che, dopo una faticosa giornata di lavoro, scende in paese e sfoggia passi di breakdance."La vita senza la musica è un errore" diceva Nietzschze, "La vita senza i Restless Wrestlers è sicuramente la merda" dico io.

p.s. per restare nel gusto del fatto male ho riproposto in chiave paint quella che dovrebbe essere la copertina di questo gioiello.

Tracklist
1. 1000 pivos
2. Do the Giulio
3. Pizzetti infernali
4. Tombstone piledrive

;-)

PRIMUS - SAILING THE SEAS OF CHEESE (1991)


O li ami o li odi. Capitanati dall'eclettico Les Claypool, i Primus sono una delle band più innovative degli anni Novanta, con un suono decisamente inconfondibile. Tanto inconfondibile che non credo esistano altri gruppi che abbiano soltanto mai pensato di copiarli. Fra i vari album della band, che negli anni ha mutato pelle e formazioni, questo è a mio giudizio il più rappresentativo, quello con i pezzi in assoluto migliori. Un ascolto obbligato, specialmente se li conoscete soltanto per nome (vedi sigla south park o comparsate sul gioco Tony Hawk). Come cacchio avevo fatto a non postarli prima?



1. Seas Of Cheese
2. Here Come The Bastards
3. Sgt. Baker
4. American Life
5. Jerry Was A Race Car Driver
6. Eleven
7. Is It Luck?
8. Grandad's Little Ditty
9. Tommy The Cat (feat. Tom Waits)
10. Sathington Waltz
11. Those Damned Blue-Collar Tweekers
12. Fish On
13. Los Bastardos

MASTODON - "BLOOD MOUNTAIN" (2006)


Vi avevamo già parlato dei Mastodon e del loro (stupendo) ultimo album qualche tempo fà. Oggi invece vorrei fare un passo indietro e presentarvi il disco con cui ho conosciuto questo gruppo: Blood Mountain. A incuriosirmi verso questo ciddì (e questa band) furono per primi quelli di Sonic una rivista che è durata praticamente solo un anno (anche di meno) ma che parlava di bands che sicuramente non troverete su Rolling Stones ( vi dico solo che in copertina ci furono Converge e Brand New in due numeri consecutivi se non sbaglio), tra cui una bella recensione dei Mastodon che li definiva come "vero" Matalcore e come gruppo che ricercava sonorità particolari e originali. Bè a parte la questione del metalcore direi che sono pienamente daccordo. I Mastodon sono una fusione di stili e di personalità (quelle dei quattro componenti) diversi che hanno portato ad un risultato veramente eccezionale. Vi dirò di più, questo disco non può non piacere a chi segue Audiolesi e agli scribacchini stessi, poiché è sostanzialmente una summa di quasi tutto quello con cui stiamo in fissa. C' è metal, c' è Hardcore, Sludge, Post-rock,Prog voci urlate e voci melodiche, c' è Cedric Bixler-Zavala come ospite; e ho detto tutto. Questo disco averemmo potuto farlo noi, i Mastodono siamo noi (certo io dovrei saper suonare minimamente un qualunque strumento, ma il concetto è quello). E adesso la domanda da un milione di rupie: "Freds, questo disco è mgliore di "Crack The Skye" che ci è piaciuto tanto?" La risposta è...


Tracklist:

01 The Wolf Is Loose
02 Crystal Skull (Feat. Scott Kelly)
03 Sleeping Giant
04 Capillarian Crest
05 Circle Of Cysquatch
06 Bladecatcher
07 Colony Of Birchmen (Feat. Joshua Homme)
08 Hunters Of The Sky
09 Hand Of Stone
10 This Mortal Soil
11 Siberian Divide (Feat. Cedric Bixler-Zavala)
12 Pendulous Skin (Feat. Isaiah "Ikey" Owens)

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