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20100929

TORCHE - SONGS FOR SINGLES (2010)


Vi avevo già parlato dei Torche tempo fa riguardo un ep corto corto, bene ora vi parlo di un ep lungo lungo. "Songs for Singles", 8 pezzi stoner-pop da paura. La registrazione è ottima a differenza del precedente ep, e i suoni sono enormi. Cioè chitarra e basso distorto insieme creano non un muro sonoro ma una valanga, la batteria sembra che l'ha suonata un gigante e la voce, sempre melodica, è riverberata in modo da risultare imponente. Stoner qundi a livello sonoro e tutto, ma pop nelle melodie. Sembra di stare a un concerto punk-rock nel grand canyon e il pubblico è un gruppo di chopperisti presi a bene che fanno le eliche.

01. U.F.O.
02. Lay low
03. Hideaway
04. Arrowhead
05. Shine on my old ways
06. Cast into unknown
07. Face the wall
08. Out again

;)
(via http://carriedouttosea.blogspot.com/)

BUY IT

DISTANTI -"EP"- (2009)



Di nuovo in Italia,di nuovo in italiano, di nuovo tutto strillato.Le tre caratteristiche per piacere al pubblico audio_leso credo ci siano.I Distanti fanno emo-core un po'rockeggiante e le parole non si capiscono, e tutto è molto bello.

Tracklist:
1. Premessa
2. Limonare Duro
3. Giorni D'Ansia
4. Forsennati
5. Abitacoli
6. Poi Un'Altra Storia

;-) via via compra tramite Triste

20100928

MARNERO -"NAUFRAGIO UNIVERSALE" -(2010)



Un altro amico si aggiunge alla lista dei fan di audio_lesi che prendendo il coraggio a due mani,si decidono a scrivere recensioni e ad inviarcele.Diamo il benvenuto al caro andreaframa, fedele compagno di tutti i concerti dei The Get Up Kids che ho visto a Cesena, cioè uno.Ecco la rece dei Marnero (gruppo spaccaculi):

Devasta come uno tsunami, puzza di libertà come una scialuppa di salvataggio, dilaga come l’acqua nei polmoni. Primo full lenght dei 4 bolognesi e limitrofi, un sottomarino pronto a silurare il nemico o meglio ancora l’amico, a suon di testi raffinati e taglienti, punkavvenire come se piovesse, tra distorsioni, urla e sermoni .C’è un po’ di L.A. Ghetto , quanto basta, quanto serve; ma in fondo c’è un po’ di L.A. Ghetto in ognuno di noi. Ogni frase meriterebbe una diatriba, ogni riferimento è tutt’altro che casuale. Le sirene stanno cantando, il naufragio universale è ormai iniziato: solo il dolore conta, solo i pesci morti seguono la corrente. Ricorda: ritorna dove sei nato, il meglio è passato.

Tracklist:
1 Il Diluvio Universale secondo l'ipotesi Ryan-Pitman
2 Zoster (La parte sbagliata / I farmaci giusti)
3 Tanto ride tanto piagne
4 L'isola dei serpenti
5 Ovunque naufragio

scarica e compra : ;-)

20100924

ANY GOOD REASON -"ANY GOOD REASON" -(2005)



Perugia è stata di certo una città sfornatrice di capolavori HC.Gli Any Good Reason (con membri di Ouzo, e Ardotti n Cencio, entrambi due poesie di gruppo) hanno all'attivo solo questo disco, purtroppo.La pelle d'oca non manca comunque, accompagnata dalla classica voglia di fare pointing finger al solo ricordarsi di ritornelli tipo "Rabbia e Sudore".I testi sono molto significativi.Viene pure toccata la tematica Straight Edge in maniera critica ma rispettosa con "Sotto lo stesso odio".Loro sono uno dei primi gruppi della scena HC nostrana che vidi live, anni e anni fa al casale HC di Viterbo,in una stanza illuminata solo da una lampadina appesa ad un filo,con tre miliardi di persone, solo un coro unito che scandiva ogni parola, e un sacco di scarpate,una colpì il cantante che col sangue alla bocca continuava a cantare.Anvedi...

TRACKLIST:
01 - Soffro
02 - Pensiero Malato
03 - Libera Cio' Che Senti
04 - Ora E Per Sempre
05 - Sotto Lo Stesso Odio
06 - Rabbia E Sudore
07 - Uno Soltanto
08 - Testa O Croce
09 - Non C'e' Possibilita'

;-) via "punk4free"

COMPRA TRAMITE PICCOLE SPERANZE! $$$

20100922

MOONDOG - MOONDOG (1969)


Per capire la portata di Moondog basta dare una sbirciatina su wikipedia:
Louis Thomas Hardin (Marysville26 maggio 1916 – Münster8 settembre 1999), noto con lo pseudonimo di Moondog, è stato compositore e musicista non vedente, esperto di cosmologia, poeta e inventore di svariati strumenti musicali. Sebbene questi risultati siano da considerare straordinaramente preziosi per qualsiasi persona priva della vista, Moondog si isolò ulteriormente della società attraverso la sua decisione di fare delle strade di New York la sua casa per circa venti dei trenta anni che ha vissuto nella città. Il pubblico ha iniziato ad apprezzare la portata dei molteplici talenti di Moondog solo negli ultimi decenni della vita dell'artista, principalmente a causa del suo ostinato rifiuto di indossare qualcosa di diverso dai propri vestiti fatti in casa, rifiuto del tutto basato su una personale interpretazione del mito norreno del dio Thor. Egli, infatti, era noto - per gran parte della sua vita - come "Il Vichingo della 6° Avenue."


01. Theme
02. Stamping Ground
03. Symphonique #3 (Ode to Venus)
04. Symphonique #6 (Good For Goodie)
05. Cuplet
06. Minisym #1
07. Lament 1, "Bird's Lament"
08. Witch of Endor
09. Symphonique #1 (Portait of a Mon)

GIVE UP THE GHOST - "BACKGROUND MUSIC" (2001)


Oggi vi posto la mia band hardcore preferita. Ok, va bene, se vogliamo definire i Converge hardcore, ci stanno loro, ma dato che ormai ho deciso che il loro genere è il "Converge", quelli in seconda posizione prendono il trono, nella mia personale classifica tuppatutuppa.
I GUTG (una volta conosciuti come American Nightmare) erano una band di Boston. "Ovvio"- voi mi direte- "l'hardcore del massachussetese impera sul mondo". Bè, vi dico io, nel 2001 quando questo disco è uscito non è che l'accaccì se lo cagassero poi in tanti. Non come adesso per lo meno. E questi mi vanno a tirare fuori un disco, che nel periodo dominato dai tough guy più bulli di sempre, mi parla di cuori spezzati? Un disco così veloce ma allo stesso tempo ultra-introspettivo? Un disco così incazzato, aggressivo, una coltellata nello sterno? E tutto questo senza: "for my family, respect, blabla harcore wigga!" ?
Poi è ovvio che io adesso vada in giardino a costruire un idolo in omaggio a Wes Eisold.

Per la cronaca, questi hanno poi influenzato il 95% delle band odierne. Grazie a Dio, aggiungerei.


Tracklist:

  1. (We Are) - 2:38
  2. There's a Black Hole in the Shadow of the Pru - 2:00
  3. AM/PM - 3:05
  4. Shoplifting in a Ghost Town - 2:51
  5. I Saved Latin - 0:22
  6. Postmark My Compass - 2:15
  7. I.C. You Are Feeling Drake - 2:09
  8. Hearts - 1:03
  9. God Save the Queen - 2:00
  10. Your Arsonist - 2:48
  11. Farewell - 2:22




ENVY - RECITATION (2010)


OH MIO DIO! O meglio ZOMG!! E' tutta l'estate che aspetto questo momento. Oggi 22 settembre è uscito il quinto (venticinquemillesimo contando split e ep) disco degli envy, il più atteso nell'intera storia dell'attesa universale e io sono la persona più felice del mondo (anche se domani e dopodomani sarà decisa la mia esistenza). Una terribile estate passata nell'attesa e ora sto ascoltando le prime note di quello che già so sarà il capolavoro del 2010. Già dai due pezzi uploadati che avevo sentito si capiva il tono del disco. L'inverno piovoso sull'autostrada a guardare i camion attraverso il finestrino sta giungendo al termine, stiamo arrivando a destinazione, sta smettendo di piovere. Il sole non c'è ancora, il percorso da intraprendere è lungo ma l'importante è che abbiamo iniziato a camminare. La speranza. La speranza è quella che però si fa strada timida tra le chitarre mandolinate più che mai di Recitation e che ci suggerisce che forse non è sempre Novembre, forse ci serve solo una mano che ci aiuti. Un sorriso.. Il video (sì hanno pure girato un video) finisce con un sorriso, ed è quello che suscita l'ascolto di questo disco. Per capirci, il fattore disperazione è ancora presente, ma mai così poco come nei lavori precedenti. Le lacrime stavolta non sono amare. La magnificenza.




01. Guidance
02. Last hours of eternity
03. Rain clouds running in a holy night
04. Pieces of the moon i weaved
05. Light and solitude
06. Dreams coming to an end
07. Incomplete
08. Worn heels and the hands we hold
09. A hint and the incapacity
10. A breath clad in happiness
11. 0 and 1
12. Your hand

;') (via http://spreadingneurotoxins.blogspot.com/)

PREORDER, perché per ora è uscito solo in Giappone.

20100921

SLIGHT-PERALTA- "DIFFERENT LANDSCAPE FOR A COMMON VIEW"- (2005)



Vi propongo uno split all'italiana.GLi Slight fanno una sorta di Braid-Core un po'screammato proponendo anche un fantastico pezzo strumentale che è "Breakfast Alone".Il cantante ha poi formato dopo lo scioglimento del gruppo, gli 1/4 Morto, grind-crust-violence molto fichi live.I Peralta invece propongo un punk-rock niente male, ma senza nulla togliere alla band,la parte degli Slight mi piace di più.
Tracklist:
01. Slight - Cripples Run
02. Slight - I Shoot My Hero
03. Slight - Jimi & Jesus
04. Slight - She Spoke With Trees
05. Slight - Poppies Make Me Sleep
06. Slight - Swarovski
07. Slight - Breakfast Alone
08. Peralta - Gamble
09. Peralta - Little Satisfactions
10. Peralta - Get A Job
11. Peralta - Nothing Ever Will Be The Same
12. Peralta - The Angels Are Dancing
13. Peralta - Smorgasboard
14. Peralta - El Charro

;-) via vai

COMPRA TRAMITE LA MITICA "PICCOLE SPERANZE" $$$

20100920

HÜSKER DÜ - METAL CIRCUS (1983)


Ieri sera durante il viaggio di ritorno con Freds dal concerto dei Misfits si parlava (apparte del fatto che tutti sono iperfan e hanno tatuaggi su tatuaggi e poi non li vanno a vedere live), di hardcore oldschool, di tutto quello che poi ne è uscito (sia di buono che di cattivo), e di quante band fondamentali ci sono state. Tra queste rientrano gli Hüsker Dü. Il loro disco classico è Zen Arcade dell'84 (che precede Flip Your Wig), ma non ve lo posto per la durata esagerata. Piuttosto va osannato "Metal Circus", venuto un anno prima. E' un ep che fluttua a metà tra quello che più propriamente era il punk hardcore dell'epoca a quello che poi influenzerà (a braccetto con gli Embrace del caro vecchio Ian, da non dimenticare) l'emo anni '90 e tutto il buon punkrock rauco emozionalmente ammiccante alla Hot Water Music. Da pezzo a pezzo sembra quasi di sentire due band diverse. Ancora sporco e rabbioso ma già strizzante l'occhiolino alla melodia. E' storia. E' roba che dovrebbero insegnare a scuola.

01. Real word
02. Deadly skies
03. It's not funny anymore
04. First of the last calls
05. Lifeline
06. Diane
07. Out on a limb

;) (via http://hardcorefornerds.blogspot.com/)

Costicchia per essere un ep, però just buy it

20100917

FOO FIGHTERS - "FOO FIGHTERS"- (1995)



Questo disco il signor Dave Grohl se l'è suonato e cantato tutto da solo, prima di formare i veri e propri Foo Fighters.La genialità completa di quest'uomo qui si manifesta in tutte le sue sfaccettature.Le canzoni presenti, che manco a dirlo sono tutte spettacolari, rispecchiano tutta la strada che i Foo Fighters prenderanno fino ai giorni nostri azzeccando quasi ogni cosa che faranno.Da grande voglio fare Dave Grohl.
Tracklist:
1 This Is a Call - 3:53
2 I'll Stick Around - 3:52
3 Big Me - 2:12
4 Alone + Easy Target - 4:05
5 Good Grief - 4:01
6 Floaty - 4:30
7 Weenie Beenie - 2:45
8 Oh, George - 3:00
9 For All the Cows - 3:30
10 X-Static - 4:13
11 Wattershed - 2:15
12 Exhausted - 5:45

;-) via col vento

TETTO TETTO $$$

MAPS & ATLASES - "PERCH PATCHWORK" (2010)

Della locuzione verbale "stare in fissa" noi Audio_lesi abbiamo abusato in passato, parlando di Maps & Atlases. Bene, è arrivato il momento di ripetersi: ascoltando il loro primo vero e proprio album non ho potuto far altro che prorompere in un sonoro "sto in fissa!" (o "fissa totale!", o "bomba totale!"; mi perdonerete se non ricordo con precisione).
A dire la verità, sotto sotto, un leggero sentore amaro si fa sentire: un po' di folle algebrismo meppsendatlassessiano è andato perduto in favore di arrangiamenti tecnicamente più semplici e pop. Ciononostante, "Perch Patchwork" è una ficata.
Dall'Enrico Rocchi è tutto, al prossimo aggiornamento.

Maps & Atlases - Solid Ground from FatCat Records on Vimeo.



Tracklist:
  1. Will
  2. The Charm
  3. Living Decorations
  4. Solid Ground
  5. Is
  6. Israeli Caves
  7. Banished Be Cavalier
  8. Carrying The Wet Wood
  9. Pigeon
  10. If This Is
  11. Was
  12. Perch Patchwork
;-) via http://wefuckinglovemusic.blogspot.com
IL 4 OTTOBRE PROSSIMO VENTURO SII IL PRIMO AD ACQUISTARE

CELESTE - MORTE(S) NEE(S) (2010)


I Celeste oltre ad avere il dono della blasfemia creativa, rientrano tra i gruppi capaci di fare musica di difficile classificazione (ahimé). Ci troviamo di fronte a roba comunque che rientra nel metal e nell'hardcore, ma lontano dalle definizioni appena date. Questo è il loro terzo disco. Partirono a metà decennio con un ep abbastanza screamo, seguito da altri due full length tipo screamo-sludge(?) e ora arrivano al blackmetal-screamo-sludge-posthc(??). Furbetti, che si rivolgono ad una fanbase bella ampia (ovviamente relativa, parlando di musica abbastanza ostica). Il risultato comunque è buono e ad ogni disco sono andati a migliorare. La cosa bella è che sono quattro malati di mente e i live li fanno al buio con una luce rossa a cranio tipo terzo occhio.. vabbè, contenti loro..
Comunque a riprova che sono dei tipi giusti lasciano scaricare la loro intera discografia gratuitamente. Quindi buona razzia a tutti.

Ps. Ah, non ho detto che sono francesi. Fica la Francia.

01. Ces belles de rêve aux verres embués
02. Les mains brisées comme leurs souvenirs
03. Il y a biens des porcs que ça ferait bander de t'étouffer
04. En troupeau des louves en trompe l'oeil des agneaux
05. (S)
06. Un miroir pur qui te rend misérable
07. De sorte que plus jamais un instant ne soit magique

;) (via http://www.denovali.com/celeste/)

Se volete comprare roba ecco il MERCHSTORE

20100915

FRED FRITH - SPEECHLESS (1981)


Uno dei dischi capolavoro del chitarrista/polistrumentista Fred Frith qui in buona compagnia con Bill Laswell al basso e Fred Maher alla batteria. Il tutto condito da decine di altri strumenti e musicisti che arricchiscono un album già di per se ricco di spunti. Per orientarci nell'immenso corpus frithiano (il nome del buon Fred compare in oltre 400 album), basti sapere che Speechless è il suo terzo album da solista. Come il precedente (l'altrettanto valido Gravity), anche questo è uscito sotto la mitica Ralph Records (la casa discografica fondata dai Residents). Ogni pezzo è un mondo a parte. Come dice il titolo, un disco che ti lascia senza parole.



1. kick the can (part 1) (2:19)
2. carnival on wall street (2:51)
3. ahead in the sand (3:16)
4. laughing matter / esperanza (7:47)
5. women speak to men; men speak to women (5:39)
6. a spit in the ocean (2:17)
7. navajo (3: 05)
8. balance (5:04)
9. saving grace (1:57)
10. speechless (3:05)
11. conversations with white arc (1:14)
12. domaine de planousset (2:59)
13. kick the can (part 2) (2:14)
14. the entire works of henry cow (1:00) *
15. so schnell ich (3:25) *
16. i'm still here and i know what time it is (1:06) *
17. no more war (4:46) *
18. typical american family (1:01) *
19. dig (3:07) 


20100914

ONE DIMENSIONAL MAN -"TAKE ME AWAY" -(2004)



Premetto che questo non è il disco più apprezzato dei One Dimensional Man.La band veneta infatti ha come masterpiece il disco "You kill me", ma sono talmente affezionato e devoto al pezzo "Tell me Marie" che ho deciso di postare questo loro ultimo lavoro.Pierpaolo Capovilla prima di formare Il Teatro degli Orrori si divertiva a cantare e suonare in una delle band di riferimento dell'indie italiano.Il gruppo si è da poco riunito per girare l'Italia riproponendo appnto "You kill me", e speriamo pure qualcos'altro...




Tracklist:
1. Fool World - 2:32
2. Tell Me Marie - 3:45
3. Only Mistakes - 2:50
4. Whatever You Want - 2:55
5. Mad at Me - 4:59
6. Three Little Women - 3:27
7. Five Square Yards - 3:47
8. The 4th Floor - 4:40
9. A Just Boy - 3:20
10. Take Me Away - 4:25
11. Big Deal - 3:20
;-) via spetto all'uscita

SABATO FEGATO $$$

20100913

HOLIDAYS - "BELIEVE" VIDEOCLIP (2010)



I nostri concittadini della megalopoli più tecnologicamente avanzata del pianeta, gli Holidays, hanno rilasciato quest'oggi il video che accompagna l'uscita, prevista per il 2 Ottobre prossimo venturo, del loro 7" "Believe", sotto KIY Records. Date un'occhiata!

20100911

BEAT HAPPENING -"BEAT HAPPENING" -(1985)



Una delle band padroni del lo-fi.Diciamo che in confronto i Pavement sono maghi della tecnica di registrazione e della fonia.Diciamo che i Beat Happening sono uno di quei classici gruppi precursori di movimenti musicali che hanno però avuto la sfortuna di nascere poco prima di altre band un pochino più mainstream e orecchiabili.Diciamo che i neri americani che suonavano con strumenti rimediati stanno al blues come i Beat Happening stanno all'indie.
Vi avverto,troverete cose tipo registrate in camera, con schiaffi sulle cosce che fungono da percussioni (così pare a volte).
Tracklist:
1. Our Secret
2. What's Important
3. Down At The Sea
4. I Love You
5. Fourteen
6. Run Down The Stairs
7. Bad Seeds (Live)
8. In My Memory
9. Honey Pot
10. The Fall
11. Youth
12. Don't Mix the Colors
13. Foggy Eyes
14. Bad Seeds
15. I Let Him Get To Me
16. I Spy
17. Run Down The Stairs (2)
18. Christmas
19. Fourteen (2)
20. Let's Kiss
21. 1, 2, 3
22. In Love With You Thing
23. Look Around
24. Untitled

;-) via tico

PIZZA NIZZA $$$

20100910

PHOENIX - "WOLFGANG AMADEUS PHOENIX" (2009)

Sull'onda dell'entusiasmo verso tutto ciò che è hipster, a seguito della visione dell'ultimo film di Sofia Coppola (mediocre, a mio avviso), eccovi un disco che è inspiegabilmente mancato da Audio_lesi fino a questo giorno radioso.
I Phoenix sono una band parigina che tutti conoscono, fanno pop/rock fighetto e bla bla bla. Il disco è molto, molto carino, nonchè fondamentale se si vuole imboccare ad una serata cool della notte brava romana/milanese senza fare la figura del pesce lesso. È infatti assolutamente essenziale che sappiate ancheggiare con l'aria di chi la sa lunga sulle note di "Lisztomania", della quale vi lascio un piacevole rimaneggiamento acustico:



Consiglio particolare attenzione a "Love Like a Sunset II", miglior brano di un disco, comunque, molto ben riuscito nella sua totalità. Bello.

Tracklist:
  1. Lisztomania
  2. 1901
  3. Fences
  4. Love Like a Sunset Part I
  5. Love Like a Sunset Part II
  6. Lasso
  7. Rome
  8. Countdown
  9. Girlfriend
  10. Armistice
P.S.: per qualche motivo, nell'archivio .rar, "Countdown" appare come "Big Sun"; non preoccupatevi, è la traccia giusta.

;-) via http://indiespensables.blogspot.com
NELL'ERA DELLA WEB ECONOMY, INTERNET PERMETTE DI ACQUISTARE I CD A POCO PREZZO

20100909

AUDIOARTISTI: ともだち - "[S/T]" (2009)


ともだち (giapponese per "amici", in caratteri latini "TOMODACHI") è il frutto di cinque o sei ore di divertimento spensierato. Primo gruppo di Audioartisti formato interamente da autori di Audio_lesi, ともだち è un nuovo modo di essere, un manifesto futurista, una rottura con il passato della musica nonchè una nuova evoluzione del medium verso lidi avanguardisti ancora inesplorati. Forti di immense potenzialità creative e di un giapponese assolutamente sgrammaticato, i ともだち hanno scritto una pagina nuova nella storia delle sette note, che (ci si augura) li porterà a breve sul sussidiario delle elementari di ogni bambino del mondo. L'essere stati bellamente ignorati dai mezzi di informazione moderni è l'ennesima conferma di un essere "oltre" di cui, sinceramente, i ともだち vanno fieri.
Due brani che hanno cambiato tutto, descrivendo con una potenza immaginifica mai vista momenti di assoluta quotidianità, come solo un gol all'ultimo minuto della controparte digitale di Tevez può essere.
Buon ascolto, cari amici.

Tracklist:
  1. ともだち
  2. Sfida Pes
;-)

20100907

ADEBISI SHANK - THIS IS THE SECOND ALBUM OF A BAND CALLED ADEBISI SHANK (2010)


Gli Adebisi Shank sono una piacevole scoperta di qualche settimana fa. Fanno math-rock e lo fanno strumentale. Io in questo disco ci sento i videogame: ogni traccia è un possibile theme per un livello di qualche platform (Super Mario e Crash Bandicoot su tutti). Sarò strano io ma per me ci fittano (io sono fyco, io sono di Ammerica) alla perfezione. A tratti suona epico con i cori da stadio e c'è chi (RegularJohnny) ci sente anche alcune influenze Daft Punk (io faccio finta di no perché li detesto). A rafforzamento della mia teoria videoludica c'è la copertina che mi ricorda tanto Tron (non il rifacimento che dal trailer pare una tarpanata, ma quello anni '80), zebre apparte.

01. International dreambeat
02. Masa
03. Genki Shank
04. Micromachines
05. (-_-)
06. Logdrum
07. Bones
08. Frunk
09. Europa
10. Century city

;) (via http://spreadingneurotoxins.blogspot.com/)

PRE-ORDER FROM HERE, perché per ora è solo in formato digitale

THIS HEAT - DECEIT (1981)



Sono approdato ai This Heat solo quest'estate e me ne rammarico. Se voi capre (cit. V. Sgarbi) non lo avete ancora sentito vi conviene provvedere subito. E' il loro secondo ed ultimo album (ne sono usciti molti altri "postumi"). Il primo è ancora più sperimentale.  Tra le influenze possiamo citare: 




FaustKarlheinz StockhausenJohn CageKraftwerkNicoCanNeu!Henry Cow e Brian Eno. Almeno secondo wikipedia. Ops! che stupido! Adesso sapete tutti che copio le recensioni da wikipedia... pensa un po' che malandrini questi This Heat.


MALATISSIMI THIS HEAT 

01 Sleep
02 Paper Hats

03 Triumph
04 S.P.Q.R.
05 Cenotaph
06 Shrink Wrap
07 Radio Prague
08 Makeshift Swahili
09 Independence
10 A New Kind of Water
11 Hi Baku Shyo



20100905

FURTHER SEEMS FOREVER -"HOW TO START A FIRE"-(2003)



Se conosco bene i miei polli,parecchi finiranno sotto con sto disco.I Further Seems Forever hanno una buona dose di frociaggine però controbilanciata abbondantemente da una favolosa ed emozionante melodicità da professionisti.Se non esistesse la numero due oserei definire questo disco PERFETTO.La voce in alcuni tratti ricorda i Brand New.Ogni canzone ci ha il ritornello catchy, wow.Il battersita è quello degli Shai Hulud, cioè lo è stato dal 1996 al 1999,wow.

Tracklist
1. "How to Start a Fire" – 2:51
2. "The Sound" – 3:41
3. "A Blank Page Empire" – 4:09
4. "Against My Better Judgement" – 3:41
5. "I Am" – 3:24
6. "Pride War" – 3:04
7. "On Legendary" – 3:40
8. "Insincerity as an Artform" – 3:44
9. "The Deep" – 3:46
10. "Aurora Borealis (In Long Form)" – 4:50

;-) via le mani dal naso

Gatto, matto.$$$

20100904

CCCP - AFFINITA' E DIVERGENZE FRA IL COMPAGNO TOGLIATTI E NOI (1985)


Miei cari busti di Stalin, il vostro baffone oggi ha deciso di colmare una grave lacuna nella discografia del nostro blog, inserendo uno di quei gruppi che definire storici sarebbe come dire che il Colosseo è un bel palazzo. I CCCP alloggiano sull'olimpo della musica. Ma che dico della musica, dell'arte in generale. Il loro slancio epico e futurista mi ha sempre estasiato, pur essendo in genere molto scettico nei confronti dei gruppi con una forte vena politica nei testi. Dopo aver incendiato per anni le menti di una generazione con mantra inneggianti al materialismo storico, oggi Giovanni Lindo Ferretti ha cambiato pelle e pensa giustamente a guadagnarsi il suo posticino in paradiso. Noi di AL lo benediciamo e gli facciamo sapere che ogni sera gli accendiamo un cero e lo ringraziamo ancora una volta, facendo bene attenzione a recitare una preghierina anche al benemerito Massimo Zamboni (il profeta elettrico di Reggio Emilia). Come diceva anche Gianni Morandi: Grazie a tutti! Anche al capoccione di Palmiro Togliatti in copertina!


Tracklist:
1. CCCP
2. Curami
3. Mi ami? (remiscelata)
4. Trafitto
5. Valium Tavor Serenase
6. Morire
7. Noia
8. Io sto bene
9. Allarme
10. Emilia Paranoica (remiscelata)

20100901

KLAXONS - SURFING THE VOID (2010)




Idolatrati dalla critica come geni assoluti per il disco d'esordio (così catchy che un pezzo è finito pure su PES), i britannici Klaxons tornano sulla scena con l'attesissimo disco numero 2. La copertina, devo ammetterlo, è molto accattivante. Il singolo scelto per il lancio, "Hecoes", lo è un po' meno (i video con i gruppi che suonano nel deserto sono sempre discutibili). So già che piacerà a molti, ad altri farà cagare e ad altri ancora (incluso il sottoscritto) apparirà inferiore al primo. Ma che importa? Alla fine io lo sto postando solo per il gattone in copertina.

01 - Echoes
02 - The Same Space
03 - Surfing The Void
04 - Valley of The Calm Trees
05 - Venusia
06 - Extra Astronomical
07 - Twin Flames
08 - Flashover
09 - Future Memories
10 - Cypherspee



KRAFTWERK 1 & 2 (1970-1971)



Introdurre i Kraftwerk è cosa superflua, data la notorietà che il quartetto di Dusseldorf riscuote ancora oggi in ogni angolo del pianeta. L'acquisto compulsivo che vi consiglio oggi riguarda i primi due album della band. Scordatevi gli algidi robot di Men Machine o le onde sonore di Radio Activity: l'avventura pionieristica dei Kraftwerk parte 40 anni fa con questi due dischi volanti non identificati. 

E ancora oggi quei birilli stanno lì a segnalarci l'enorme crepaccio apertosi nella Nord Reno Westfalia quando il mastro birraio di Aquisgrana Gunther Schleiman inserì per la prima volta il vinile nel suo impianto stereo. Era solo il 1970.

Ralf Hutter e Florian Schneireder 

1A1 - Ruckzuck
A2 - Stratovarius
B1 - Megaherz
B2 - Vom Himmel Hoch
2
A1 - Klingklang
A2 - Atem
B1 - Strom
B2 - Spule
B3 - Wellenlänge
B4 - Harmonika


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