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20110628

EXPLOSIONS IN THE SKY -"TAKE CARE,TAKE CARE,TAKE CARE" -(2011)



A distanza di 4 anni da "All of a sudden I miss everyone" tornano i paladini del post-rock emozionale fanciullesco. Le carte in tavola non cambiano,chitarrone belle pulite che creano il mondo grazie ai loro intrecci fra arpeggi e frasi ripetute fino alla fine dei tempi, al massimo aumentano un po'i bpm.Ma,signore e signori, per la prima volta sento delle voci!No non sono matto ma sento delle voci nel disco degli Explosions in the Sky!Cioè sono dei "oh-oh-oh-oh" su Trembling Hands però valgono come mille romanzi di Umberto Eco.
In più altro evento unico, con questo disco è uscito il primo video della storia degli Explosions in the Sky, ed è una cosa molto bella.
Inoltre non vi dico come è il packaging del vinile, anzi ve lo dico. Si apre in quattro parti, un foglio verso l'alto,uno in basso e due ai lati,tipo croce insomma, se poi questi fogli li alzi tutti si forma una stanza di una casa con tanto di porta,pareti eccetera,ovviamente non a grandezza naturale.Per capire meglio clicca qui.Dentro ci sono due bei viniloni e uno ha un lato serigrafato. Gli amici che li hanno visti live in questo tour mi hanno detto che nei pezzi più sostenuti non si capisce una beata ceppa, viva la calma quindi.

Last Known Surroundings from Explosions in the Sky on Vimeo.



Tracklist:
1."Last Known Surroundings" – 8:22
2."Human Qualities" – 8:10
3."Trembling Hands" – 3:31
4."Be Comfortable, Creature" – 8:48
5."Postcard from 1952" – 7:07
6."Let Me Back In" – 10:07

;-) via l'internet

Comprami in cd $$$

Comprami in bel vinile $$$

20110627

TY SEGALL - MELTED (2010)


Ty Segall, oltre ad avere un cognome da duro del cinema, è un eccentrico cantautore garage rock di San Francisco. Una sorta di Beck più underground e rock, con chiari riferimenti ai Settanta. Considerando la discografia e il numero di progetti di cui Segall fa parte, mi sentirei di consigliare quest'album come introduzione al suo lavoro (tra l'altro è appena uscito il suo ultimo album, questo è il penultimo). Psichedelia, tanti synth suonati a cazzo di cane e una fraccata di r'n'r.
E' tutto molto bello, ma andateci piano con la droga!



1.   Finger
2.   Caesar
3.   Girlfriend
4.   Sad Fuzz
5.   Melted
6.   Mike D’s Coke
7.   Imaginary Person
8.   My Sunshine
9.   Bees
10. Mrs.
11. Alone

20110626

CRASH OF RHINOS - DISTAL (2011)


I Crash of Rhinos fanno emo pieno di passione e con i singalong da paura. Più anni 90 di loro ci sono solo gli Street Sharks. Il bello è che il disco è del 2011. Uscito sotto Triste e in free download(<3). Quindi scaricatelo e cantate.

01. Big sea
02. Stiltwalker
03. Wide awake
04. Lifewood
05. Gold on red
06. Closure
07. Asleep

compralo qui se ti piacciono i vinili

20110624

FLEET FOXES - HELPLESSNESS BLUES (2011)


Se ancora non avete ascoltato il nuovo disco dei Fleet Foxes, che è uscito a marzo, fatelo subito! Io lo dico, è più bello del primo. Hanno trovato la vena giusta ed è molto più nature-inspired e zingaro del precedente. Io vaffanculo mollo tutto e vado a vivere in qualche comune hippie a farmi le canne tutto il giorno e a dormire sotto le stelle (e a governare le vacche), sai che mi frega.

01. Montezuma
02. Bedouin dress
03. Sim sala bim
04. Battery Kinzie
05. The plains / Bitter dancer
06. Helplessness blues
07. The Cascades
08. Lorelai
09. Someone you'd admire
10. The shrine / An argument
11. Blue spotted tail

20110623

AUDIOARTISTI: CAYMAN THE ANIMAL - "TOO OLD TO DIE YOUNG" - (2011)



Arrr marinai! Il punk del porto dei Cayman the Animal è a vostra disposizione finalmente. Lo si può scaricare liberamente da buoni pirati qui :) o in versione iso qui :) passando se volete da questa simpatica pagina che poi è il nostro blog :(). All'interno del file troverete anche la serigrafia di Ratigher che sta sul vinilone che potete agevolmente comprare chiedendo a me o scrivendo a punkfromtheport@gmail.com. Muovete l'uncino e la gamba di legno al ritmo scatenato del nuovo ballo dell'estate, il Keelhauling!
So pass the grog!

Tracklist:
1. K.'S Rondò
2. Drinking & Shaving
3. It's up to you
4. Here comes the end part I
5. Message in the butthole
6. Cut you open
7. Too old to die young
8. Underneath the cover
9. The quarter-deck
10. Keelhauling
11. The weirdest answer ever given

20110621

JAMES BLAKE - JAMES BLAKE (2011)



James Blake. E' dall'inizio dell'anno che su internet vedo questo nome e questa copertina. Quasi lo odiavo per il troppo hype. Pensavo "un altro hipster da quattro soldi sull'onda indie-shoegaze spinto da Pitchfork, che palle (per i viterbesi "che cuja")". Errato. Ho visto un suo video un paio di mesi fa e ho realizzato che il tipo in questione faceva in verità roba elettronica. Ho pensato "un altro hipster da quattro soldi sull'onda indie-elettro spinto da Pitchfork, che palle". Errato. Un paio di settimane fa mi sono ritrovato a canticchiare il pezzo del video visto due mesi prima (tra l'altro sentito una sola volta) e ho detto "porco cazzo". Ho scaricato il disco ed è la fissa immediata. Indie-elettro un par di palle, il tipetto (21 anni) c'ha una voce da paura e produce roba elettronica poppeggiante dal sapore r'n'b. E l'hype è più che motivato. Un disco notturno (un po' à la The xx) dalla produzione soffice un po' glitch, pieno (ma pieno pieno) di bassi ultrabassi, che se non avete un subwoofer che cazzo lo sentite a fare sto disco?
Punta di diamante è la cover di "The limit to your love" in origine di Feist. Mi ha fatto ridere il commento di una ragazzina al video di JB su youtube che diceva tipo "that silence, so artistic" e un tipo in risposta gli ha scritto "get a subwoofer". Però è vero.

Ps. Non capisco perché la gente lo tagga dubstep.


01. Unluck
03. I never learnt to share
04. Lindisfarne I
05. Lindisfarne II
06. Limit to your love
07. Give me my month
08. To care (like you)
09. Why don't you call me
10. I mind
11. Measurements

20110620

TAME IMPALA - "INNERSPEAKER" (2010)

Circa un anno fa l'Interwebs prese ad urlare a gran voce il nome dei Tame Impala, inneggiando alla bellezza ed all'efficacia del loro primo full-lenght "Innerspeaker" e convincendo schiere di giovani di ogni sorta, dall'hipster al rimastino, a cantarne le lodi. Persino Pitchfork, l'Edge della musica, affibbiò all'album un sonoro 8 e mezzo. Incuriosito, feci ciò che abitualmente faccio: salvai il link nella cartella "da ascoltare" e mi dimenticai completamente della loro esistenza.

Qualche giorno fa il mio signore Satana mi ha ordinato in sogno di procedere all'ascolto e prontamente ho obbedito.

Fratelli, grazie ai Tame Impala abbiamo avuto la conferma che il rock psichedelico non è morto, ma ha semplicemente poltrito negli ultimi trenta lunghi anni. Le visioni che possedevano le menti dei The Doors dell'album omonimo, dei Pink Floyd del Dark Side, dei The Beatles di Magical Mystery Tour o del White Album, dei Grateful Dead e di tutta quella compagnia di dimetiltriptaminici musicisti sono ancora presenti e possenti come lo furono un tempo. "Innerspeaker" è un disco eccellente: c'è il rock vero e fottuto di una volta, ci sono i momenti mellow da godersi nudi nella natura, ci sono le armonie vocali da risveglio della coscienza collettiva, gli accordini squillanti di chitarra, i bassi mediosi, gli organetti Hammond, l'LSD a pacchi.
Consigliatissimo.


Tracklist:
  1. It Is Not Meant To Be
  2. Desire Be Desire Go
  3. Alter Ego
  4. Lucidity
  5. Why Won't You Make Up Your Mind?
  6. Solitude Is Bliss
  7. Jeremy's Storm
  8. Expectation
  9. The Bold Arrow Of Time
  10. Runway, Houses, City, Clouds
  11. I Don't Really Mind

AUDIORECENSIONI: THE HOLLOWMEN - THREE BETRAYALS TOWARD MODERN MEN (2011)


Non so se è la prima volta che qui su Audiolesi viene recensito qualcosa tramite richiesta (esplicita o implicita che sia).
Comunque, sto ascoltando il demo degli spagnoli The Hollowmen proprio ora. Si presentano come band hardcore/holy terror (in parole spicciole, la roba che fanno gli Integrity)/clevo (?). L'etichettatura forse va troppo in profondità (bastava un hardcore/metalcore), ma il risultato non è male. La registrazione per essere un demo è abbastanza buona, il problema è la troppa freddezza della batteria (pecca della maggior parte dei gruppi del genere), ma la legge (non scritta) del metalcore impone la triggeratura eccessiva, cosa che con il passare degli anni ho iniziato a ripudiare. Insomma l'impatto c'è, i pezzi sono ben scritti, la commistione hardcore/maleficio tipica del sound holy terror (ho reticenze a chiamarlo così, ma rimaniamo nel tema) si fa sentire. Per i fan dell'hardcore metallone oscuro tutto è al posto giusto e consiglio vivamente l'ascolto. Io non sono un fan del genere, quindi non mi piace, non me ne vogliano.

20110617

VALUES INTACT - "HERE HEARTS" - (2007)



Appena uscì consumai le mie orecchie con l'ascolto di questo disco e, a distanza di 4 anni, ritrovarne il sette pollici a 1 euro in una distro a Genova mi ha riacceso il ricordo e l'amore per questo gruppo. I Values Intact erano un gruppo youthcrew siciliano di incazzatissimi emozionali straight edge. Ogni canzone è urlata dal cuore al cuore.E'un disco suonato benissimo ed arrangiato ancora meglio. Canzoni come "Words as Knives" fanno rizzare letteralmente i peli. So che qualcuno ha suonato nei LxExAxRxNx . Ma so anche che il non averli mai potuti vedere mi dispiacerà per sempre.

Tracklist:
01. Soundtrack For A Blue Memory
02. Words As Knives
03. Crossroads
04. These Days Are Red
05. To Hell And Gone
06. Just Say No

;-) via http://westhxc.blogspot.com/2009/07/values-intact.html

compralo dalla mitica INDELIRIUM RECORDS !!

RAEIN - "SULLA LINEA D'ORIZZONTE TRA QUESTA MIA VITA E QUELLA DI TUTTI" (2011)

"Sulla linea d'orizzonte tra questa mia vita e quella di tutti" è il nuovo lavoro dei Raein, DIY al 100% e disponibile in download gratuito dal loro sito. Non l'ho nemmeno ancora sentito, ma sicuramente andremo tutti in fissa e passeremo la serata sputando sentenze tipo "lo screamo italiano spacca i culi", "che grandi i Raein che si autoproducono e mettono il disco in free download", "bisogna postare di più su Audio_lesi che il trend è in calo rispetto al biennio 2009-10", "l'esistenza del bosone di Higgs è ancora tutta da provarsi sperimentalmente" o "quello che prima costava mille lire mo costa un euro dio caro".

20110615

DAVID HASSELHOFF - NIGHT ROCKER (1985)


Lasciamo stare per un attimo Supercar, Baywatch (poppe) e tutta la bibliografia complottista che vede in lui niente popodimeno che l'Anticristo. Con Night Rocker David Hasselhoff inizia la sua discutibile (VEDI ASSOLUTAMENTE QUI) carriera di cantante. Una decina di dischi che scavano a fondo nella tradizione pop americana. Hasselhoff sfrutta biecamente il successo di Supercar  per pompare il disco (lo stesso nome Night Rocker ricorda infatti il titolo americano dello show, Knight Rider), ma gli vogliamo bene lo stesso.


Tracklist: 

01.Night Rocker 
02.Crazy On a Saturday Night 
03.Do You Love Me 
04.Our First Night Together 
05.She Cried 
06.No Way To Be In Love 
07.Any Kind of Love at all 
08.All The Right Moves 
09.No Words for Love 
10.Let It Be Me 

20110607

CITY AND COLOUR - "LITTLE HELL" (2011)

Succede che adori Dallas Green, sai a memoria i testi delle sue canzoni, impari i pezzi alla chitarra e li canticchi per mesi tutto il giorno e pensi "Dio mio, Dallas, sei fantastico, metterei in discussione ciò che i miei ormoni mi suggeriscono per te". Poi quel tipo lì minaccia cambiamenti di stile e si ripresenta con questo singolo per promuovere il nuovo album:


e allora fai "cazzo, Dallas, che è sta merda? Pop canadese neanche fossi Alanis Morissette coi baffi". Quindi, col cuore affranto e la mente piena di pregiudizi negativi, scarichi "Little Hell". Lo ascolti.

Io a Dallas Green gli regalerei la pleistéscion. Viva Dallas Green.

Tracklist:
  1. We Found Each Other In The Dark
  2. Natural Disaster
  3. Grand Optimist
  4. Little Hell
  5. Fragile Bird
  6. Northern Wind
  7. O' Sister
  8. Weightless
  9. Sorrowing Man
  10. Silver And Gold
  11. Hope For Now

MUSICA+COLLEZIONISMO=DROGA/VOL.1


Se in questi tempi difficili potete vantare un contratto a tempo indeterminato o, meglio ancora, avete donato la vostra giovinezza ad una ricca ereditiera austriaca di settant'anni che ricambia le vostre sordide attenzioni sessuali con una cospicua retta mensile, ecco a voi una fantastica guida su come spendere i vostri soldini (chiamiamoli soldini) portandovi a casa dei piccoli/grandi gioielli musicali. Perchè di gioielli si tratta: chiamarli dischi sarebbe riduttivo. In alcuni casi per la storia che c'è dietro, altre volte proprio perché non parliamo del consueto formato cd/lp/musicassetta. Per ogni disco vi metto anche un tentativo di quotazione, anche se in alcuni casi è davvero dura valutarli, rintracciarli, poterseli permettere e persino reperirne copie in mp3 sull'Infernet. Un motivo in più per ribadire che la musica (oltre a dover essere ascoltata) va anche posseduta. Altri motivi random: 1. gli artisti devono campà 7. è difficile bullarsi con gli amici se hai una collezione di dischi masterizzati 5. la TUA copia di un disco è UNICA. 

A questo punto non mi resta che mettervi in guardia dal compiere gesti sconsiderati: la prima virtù di un collezionista è il saper aspettare. Spesso su Infernet i venditori sparano cifre improponibili e non bisogna cascarci (capita anche nel mondo reale, così come capitano pure gli affari). Ci vogliono pazienza e perseveranza nella ricerca, un po' come faceva Sauron per l'anello (poi gli ha detto male, vabbè). Prima o poi sarà lui a trovare voi... il tesssoooro.

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OK il pippotto iniziale è finito.
Ecco un primo tentativo di lista, un giorno forse continuerà. 
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THE FLAMING LIPS - THE GUMMY SONG SKULL (2011)
Un teschio gommoso da mangiare, al suo interno si cela una penna usb con all'interno 4 pezzi. Ovviamente il teschio va mangiato. Il tutto per la modica cifra di 150 dollari. Diciamo che con gli stessi soldi ci si possono comprare tant altre belle cose, ma se siete fan della band e la settantenne austriaca paga bene potreste farci un pensierino...



THROBBING GRISTLE - GRISTLEISM (2009)
Disponibile in tre colori, il Gristleism è la loop machine palmare dei Throbbing Gristle. Alimentato con due mini stilo e con una cassa da 50mm,  è in grado di riprodurre 13 loop da altrettanti successi dei TG. C'è anche una rotella per il volume e uno switch. Peccato per l'assenza di ingresso cuffie, ad ogni modo produce suoni davvero sgradevoli. Ideale se avete 15 euro da buttare e vi piace la cacofonia.



PIL - METAL BOX (1979) 
Oggetto di culto per gli amanti del post-punk, il secondo album dei Public Image Limited fu stampato su triplo vinile e racchiuso in una "pizza" di alluminio, come quelle utilizzate per custodire le pellicole cinematografiche. Fu lo stesso Johnny Rotten a insistere per ottenere questo packaging (nonostante il parere contrario della Virgin), che tuttora grava - è il caso di dirlo - sulle spese di spedizione. Siete fortunati se riuscite a trovarlo sulle 35-40 euro, ma attenzione: la stampa originale ha un adesivo sul retro con scritto "METAL 1" (il box è stato ristampato nel 2006 con la sigla 4M 500)
MAN OR ASTRO-MAN? - RETURN TO CHAOS (1995)
In quanto a design gli Astroman hanno sempre spaccato il culo, basti pensare al loro ultimo 7" (Earth Station Radio/Updated Theme to Supercar), che contiene un circuito elettronico. Nel caso di "Return to Chaos" ci troviamo di fronte ad una cartellina top secret che potrebbe benissimo essere uscita da un archivio dell'agente Fox Mulder. In giro ci sono ancora alcune copie, potete ancora riuscire ad accaparrarvene una per 15-20 euro. Se poi volete farvi del male visitate il blog astroarchive.blogspot.com/ per una bacheca niente male di memorabilia della band. discogs



KRAFTWERK - NEON LIGHTS (1978)
Neon Lights è un singolo tratto dall'album Man Machine, stampato (oltre che nel classico formato 7") anche in una lussuosa versione 12" in vinile luminescente (trovata peraltro copiata dai MoAm? per l'EP Your Weight on the Moon. Una genialata, direi. Una valutazione per un disco in buone condizioni parte dai 20 euri.
;-) - discogs


DURUTTI COLUMN - THE RETURN OF THE DURUTTI COLUMN (OCT 1979)
Al contrario di quanto possa far pensare il titolo, si tratta del disco d'esordio della band di Manchester. Oltre ad essere interamente in carta vetrata (il disco va tenuto a parte per non rovinare gli altri Lp), le copertine della prima stampa (2000 copie in totale) furono assemblate da Ian Curtis e dagli altri Joy Division in persona per racimolare qualche soldo. Si narra che Ian facesse tutto il lavoro e gli altri della band preferissero guardare pornazzi nella stessa stanza. La scritta FACT 14 è fatta con lo spray, a volte non c'è nemmeno e questa prima stampa include anche un flexi 7". Il disco fu poi stampato su larga scala nel 1980, con tutta un'altra copertina e senza flexi.
Se lo trovassi a 200 euro completo e in buone condizioni lo comprerei senza pensarci su due volte.
;-) - discogs - ebay 

20110606

AUDIOPOST@ - CARLITO - S/T (2010)



Da quanto tempo non ci arrivava una vostra recensione sulla casella audioposta(chiocciola)gmail (punto)com... Per fortuna c'è il buon LoMerz...



In seguito allo scioglimento, trovandosi orfani del fondatore, gli ex componenti dei C.S.C.H. hanno deciso di portare comunque avanti il progetto preservandone l'attitudine e il sound cambiando tuttavia connotati. I Carlito, quindi, sono un gruppo nuovo già rodato. Ma chiudiamo qui le presentazioni, ché in fondo poco contano.
Come ama definirlo il chitarrista Cesare, lo stile dei Carlito è un “hardcore ignorante” incline al rock'n'roll, molto simile a quello dei Redrum, aggiungo io. In sostanza la scuola è quella degli Zeke: ritmi serrati, riff di chitarra carichissimi, bending, durata media dei pezzi intorno ad 1,40 minuti.
Anche se non appartengono proprio alla frangia HC che preferisco a causa delle influenze r'n'r, personalmente posso dire di aver apprezzato in particolare le ultime tre tracce per le melodie e l'evidente ispirazione (e qui c'è anche da evidenziare la partecipazione di un chitarrista esterno sul solo de “La Regina”). Non so se la produzione sia DIY o meno, ma resta il fatto che gode di una registrazione ed un missaggio di tutto rispetto e di un giusto equilibrio tra i volumi degli strumenti e voce come non accade spesso nell'ambiente (come avevo detto, non sono principianti).
Probabilmente non portano grosse novità nel genere, ma la genuinità del risultato è garantita e decisamente godibile. Del resto l'HC old school sembra essere intramontabile.
Ice Cold Beer!

Tracklist:
01. Aiuto aiuto
02. Inevitabile
03. Defaticamento
04. Il bulgaro
05. Solo
06. La fama
07. Non ti servo più
08. Maledetto Benedetto
09. Why Cesare? ...Because yeah!
10. La regina

:) - via http://situomerz.blogspot.com/

20110604

THE NORMAL - WARM LEATHERETTE/T.V.O.D. (1978)


Quando uscì, nel '78, Warm Leatherette ebbe un successo enorme, lanciando la Mute Records nell'olimpo delle etichette più sperimentali di sempre. Il pezzo, che nella versione originale è uno scarno e minimale synth-pop, fu coverizzato qualche anno dopo dalla venere nera Grace Jones (che chiamò appunto il suo album "Warm Leatherette"). Dietro la sigla "The Normal" si cela Daniel Miller, lo stesso fondatore della Mute e il 7" in questione è la prima uscita dell'etichetta londinese (sul retro copertina c'è infatti stampata la mitica sigla MUTE001). L'hanno ristampato da pochissimo, vi consiglio di recuperarlo (ma non pagatelo più di 5 euro).


A1 - Warm Leatherette
B1 - T.V.O.D.

20110603

TOUCHE' AMORE' - PARTING THE SEA BETWEEN BRIGHTNESS AND ME (2011)


Meno male che ci sono i Touché Amoré a riempire il vuoto lasciato dai Verse e gli Have Heart. Mettendo da parte i Defeater, che fortunatamente continuano ad essere attivi e piagnoni, l'anno scorso era stato un po' scarso sul fronte hardcore. O meglio, di band nell'ultimo periodo ne sono spuntate fuori pure troppe, tutte uguali, tutti rip-off, tutti dei giovane-Werther-wannabes. Arrivano però i Touché Amoré (che ho rivalutato a livelli estremi) e spazzano via tutti. Sarà pure la maledetta macchina dell'hype che contribuisce, ma PTSBTBAM è un ottimo disco. Pecca di brevità, poco più di 20 minuti, ma la sostanza c'è tutta, i testi sono ben pensati e ci stanno i blast-beat azzeccatissimi. Quindi grazie Deathwish come al solito.


01. ~
02. Pathfinder
03. The great repetition
04. Art official
05. Uppers / Downers
06. Crutch
07. Method act
08. Face ghost
09. Sesame
10. Wants / Needs
11. Condolences
12. Home away from home
13. Amends

buy it from Deathwish Inc.

RADIOHEAD - KID A (2000)


Inutile dire che siamo di fronte a un gran disco di una grande band. Una band che tra trent'anni i nostri nipoti citeranno un po' come abbiamo fatto noi sbarbatelli classe Ottanta con Beatles e Pink Floyd. Già perché i Radiohead sono indiscutibilmente una tra le band più ispirate dei nostri anni, che a ogni disco riescono a mettere un mattone di più alla loro cattedrale del suono perfetto. Una cattedrale della quale ha poco senso fermarsi a osservare ogni singola pietra, ma che va ammirata nella sua interezza: sarebbe infatti inutile starvi a dire qual'è il mio disco preferito delle Radioteste, non saprei rispondervi nemmeno. So solo che con Kid A è cambiato tutto, e non solo per i Radiohead.

PS non so chi di voi ce l'ha in cd, ma avete notato che smontando la parte interna del jewel case (quella nera su cui si incastra il disco) esce fuori un secondo booklet? Quando lo scoprii andai in fissa.


per la serie "solo pochi possono scrivere canzoni così"

1. Everything In Its Right Place
2. Kid A
3. The National Anthem
4. How To Disappear Completely
5. Treefingers
6. Optimistic
7. In Limbo
8. Idioteque
9. Morning Bell
10. Motion Picture Soundtrack
Hidden track 

20110602

MAN OR ASTRO-MAN? - 1000x (1997)


In una discografia vasta come quella degli Astroman, con una cinquantina di titoli (soprattutto 7") all'attivo, l'EP "1000x" si distingue innanzitutto per la cover, bellissima, realizzata in carta opaca (sembra proprio carta da forno). Sette canzoni, tre delle quali cantate (anche questo abbastanza raro per i MoA?), per la cronaca sette pezzi tra i meglio riusciti della band, che due anni dopo avrebbe inciso il supremo EEVIAC. I primi di settembre suoneranno in Spagna, forse l'ultima occasione per vederli dal vivo (ne vale la pena). Organizziamo un autobus?



01. The Miracle of Genuine Pyrex
02. Specify Gravity
03. Like A Giant Microwave
04. Man Made Of CO2
05. Universe City
06. 100 Individual Magnets
07. With Automatic Shutoff


20110601

SCREAMIN' JAY HAWKINS - AT HOME WITH SCREAMIN' JAY HAWKINS (1958)



Nato a Cleveland nel '29, quella buonanima di Screamin' Jay Hawkins, al secolo Jalacy Hawkins, era davvero un personaggio fuori dalle righe. Stregone voodoo, attore (ha lavorato anche con Jarmusch, spesso recitava nella parte di sé stesso), schock rocker e primo vero cantante screamo della storia, Screamin' Jay era famoso per i suoi sfrenati show dalle scenografie ricche di paccottiglia macabra (teschi, pipistrelli, ragnatele e putipù). Roba che Alice Cooper e Ozzy Osbourne all'epoca avevano 10 anni e non si facevano nemmeno le pippe. Per farsi un'idea del personaggio basta citare la sua mitica I put a spell on you, che è stata poi coverizzata praticamente da chiunque: per brevità citiamo solo Joe Er Cazzaro-Cocker, Diamanda Galas,  Nina Simone (la sua versione è anche meglio dell'originale), il drogatissimo Marilyn Manson e il tenebrosissimo Nick Cave. Il disco l'hanno ristampato da poche settimane per cui si trova facilmente e a buon mercato. Se nun v'abbasta vuol dire che nun v'abbasta mai!


01 - Orange Colored Sky
02 - Hong Kong
03 – Temptation
04 - I Love Paris
05 - I Put A Spell On You
06 - Swing Low, Sweet Chariot
07 - Yellow Coat
08 - Ol' Man River
09 - If You Are But A Dream
10 - Give Me My Boots And Saddle
11 - Deep Purple
12 - You Made Me Love

J MASCIS - "SEVERAL SHADES OF WHY" -(2011)



Dai capelli di Joseph Donald Mascis è uscito un altro bel regalo per tutti noi. Tolta la corrente alle cinquecento casse marshall che si porta dietro con i Dinosaur Jr, J prende la chitarra acustica e ci canta delle spensierate e belle canzoni indie-folk. Degna di nota è la title-track con conseguente impossibilità di togliersi dalla testa il tenero riff iniziale. Vorrei che qualcuno me le suonasse tutte in camera la notte per farmi addormentare.

Tracklist:
1."Listen to Me" - 3:10
2."Several Shades of Why" - 4:55
3."Not Enough" - 3:13
4."Very Nervous and Love" - 4:47
5."Is It Done" - 4:50
6."Make it Right" - 3:46
7."Where Are You" - 3:59
8."Too Deep" - 2:30
9."Can I" - 5:25
10."What Happened" - 4:37

;-) via http://www.djland.info/2011/05/j-mascis-several-shades-of-why-2.html

Finanzia gli acconciatori di J Mascis $$$
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